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Art Market#10: Record d'Asta per Max Beckmann e Carla Accardi

Aggiornamento: 16 dic 2022

Alla fine di una stagione di Aste Autunnali che ha visto due tra le principali case d'asta a livello globale, Christie's e Sotheby's, contendersi da New York lo scettro delle aggiudicazioni milionarie per capolavori ancora in mano privata a firma Cézanne, Seurat, Mondrian o de Kooning - rispettivamente dalla Paul Allen Collection e dalla David Solinger Collection - questa settimana si segnalano altri due importanti record mondiali di vendita in territorio europeo.


Un raro autoritratto di Max Beckmann (1884-1950), "Autoritratto giallo-rosa" del 1943, è stato aggiudicato ieri presso la casa d'aste Grisebach di Berlino per 23.225.000 EUR (commissioni incluse).

Il dipinto, unico per composizione e scelta dei colori, fu realizzato dall'artista e donato alla moglie Mathilde mentre la coppia - fuggita dalla Germania nazista dove l'arte di Beckmann era stata classificata come degenerata - si trovava in esilio ad Amsterdam, in attesa di ottenere un visto per gli Stati Uniti che sarebbe arrivato solo nel 1947.

Il soggiorno ad Amsterdam, nonostante le crescenti difficoltà dovute all'occupazione nazista, costituisce uno dei periodi più prolifici per l'artista, durante il quale i suoi dipinti, in particolare gli autoritratti, diventano strumento per ritrovare forza e consolazione o, come ha scritto il critico d'arte Eugen Blume, "espressioni emblematiche della crisi spirituale che ha sopportato".

Beckmann scriverà nel suo diario: "Morte silenziosa e conflagrazione sono intorno a me, eppure vivo ancora".

Max Beckmann, Autoritratto giallo-rosa, 1943. Olio su tela, 94,5x56 cm. Courtesy: Grisebach


Da Berlino passiamo a Vienna: mercoledì 30 novembre - da Dorotheum - un vinile su tela del 1988 a firma Carla Accardi (1924-2014) è andato venduto per 303.000 EUR, superando di oltre cinque volte la stima iniziale di 50.000 EUR e stabilendo un nuovo record per l'artista dell'avanguardia italiana.

Carla Accardi, Animale immaginario, 1988. Vinile su tela, 100x150 cm. Courtesy: Dorotheum

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