La notizia dell’improvvisa scomparsa, lo scorso 9 agosto, dello stimato curatore, direttore di museo e collezionista tedesco Kasper König ha colto di sorpresa il mondo dell'arte.
Perdiamo uno dei più importanti curatori della seconda metà del Ventesimo secolo – ha scritto Hans Ulrich Obrist dalle pagine di The Art Newspaper.
Lo scorso novembre, in occasione del suo 80° compleanno, König aveva donato al Museo Ludwig di Colonia, da lui diretto dal 2002 al 2012, una piccola parte della sua collezione privata per un totale di 50 opere mentre, già dal febbraio 2023, stava lavorando alla preparazione dell'imminente vendita all'incanto dei beni rimanenti, affidati alla casa d'aste di Colonia Van Ham.
"The Kasper König Collection - His Private Choice", si terrà come previsto i prossimi 1 e 2 ottobre 2024. La Van Ham, già promotrice tra il 2020 e il 2022 di un'altra single-owner sales di successo, la Thomas Olbricht Collection, ha realizzato un fatturato di 26 milioni di euro nel primo semestre del 2024.
Il catalogo di "The Kasper König Collection - His Private Choice" comprende oltre 200 dipinti, disegni, fotografie e sculture di 179 artisti, che spaziano dalla Pop Art tedesca e americana all'Arte Concettuale. Ma non mancano alcuni interessanti esemplari di epoche meno recenti: disegni di Caspar David Friedrich e Max Klinger, un piccolo olio di Gustave Moreau.
Una collezione costruita in più di sessant’anni di lavoro attraverso acquisti ma anche doni da parte degli artisti che il curatore tedesco, come ricordano il direttore esecutivo di Van Ham, Markus Eisenbeis, e la responsabile del Van Ham Art Estate, Renate Goldmann, ha accompagnato per tutta la vita, promuovendoli all’inizio della carriera o sostenendoli in situazioni critiche.
König difatti ha lasciato un segno indelebile nella scena artistica degli ultimi cinquant'anni. Prima della direzione del Museo di Colonia, la sua lunga e ricca attività professionale ha incluso l'insegnamento all’Accademia di Düsseldorf, alla Städelschule di Francoforte e la fondazione di Portikus e del Skulptur Projekte Münster (importante manifestazione di arte pubblica inaugurata nel 1977 con Claes Oldenburg).
Molte delle opere del lascito culturale di König - scrive il prof. Günther Herzog nel catalogo di presentazione di Van Ham - sono esemplificative di un determinato sistema dell’arte, al cui dinamico sviluppo il curatore tedesco ha partecipato fin dall'inizio degli anni Sessanta come catalizzatore e motore o, meglio, come lo stesso König ebbe modo di specificare in conversazione con il suo successore al Museum Ludwig di Colonia, Yilmaz Dziewior, come "agente", ed "esecutore" – non rinunciando mai al suo pensiero critico, libero e ironico.
Tra i lotti più importanti e interessanti in catalogo: un acrilico rosso di On Kawara del 1967, dalla serie dei "Date Paintings" (1966-2013). König svolse un ruolo determinante nella promozione del lavoro di Kawara in Europa; una scultura di John Chamberlain del 1973, artista universalmente riconosciuto tra i pionieri della Pop Art americana; un dipinto, datato 1956, del periodo parigino di William N. Copley, opera ricca di riferimenti politici e culturali; un disegno del 1811 del maestro del Romanticismo tedesco Caspar David Friedrich, studio preparatorio al dipinto "Il cacciatore nella foresta" (1814), caratterizzato dalla disposizione quasi astratta dei tronchi e dall'utilizzo dei numeri ausiliari ad indicare le distanze dal punto di osservazione del pittore; una delicata scultura di Claes Oldenburg che cattura il fugace ricordo di Marylin Monroe; un ironico Sigmar Polke che occupava un posto speciale nella collezione privata del curatore tedesco; un Andy Warhol dalla serie "Black and White Paintings", ispirata alle immagini della città di New York; il divano prototipo di Franz West, datato 1991, eseguito in preparazione delle celebre installazione "Auditorium" per Documenta IX a Kassel 1992.
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