Questa primavera la Tate Modern, la principale istituzione londinese per l'arte internazionale moderna e contemporanea, ridisegnata da Herzog & de Meuron sul progetto originale di Giles Gilbert Scott e inaugurata nell'anno 2000 sulle sponde del Tamigi, festeggerà il suo primo quarto di secolo, i 25 anni di uno dei musei più prestigiosi ed influenti al mondo.
Situata in una centrale elettrica dismessa lungo il Tamigi, la Tate Modern ha riqualificato il paesaggio londinese del Bankside e la sua offerta in ambito culturale ed educativo.
Il museo ospiterà un ampio weekend celebrativo dal 9 al 12 maggio, caratterizzato da una serie di attività progettate per coinvolgere al meglio il suo pubblico: mostre gratuite, performance musicali dal vivo, dibattiti e visite guidate condotte dai suoi curatori.
In concomitanza con l'anniversario, il museo dispiegherà in un apposito percorso di 25 opere alcuni dei lavori più rappresentativi delle sue ampie collezioni, come i Seagram Murals di Mark Rothko (1958) e il dipinto Eine Kleine Nachtmusik di Dorothea Tanning (1943), quest'ultimo di ritorno alla fine di gennaio dall'ampia retrospettiva dedicata al Surrealismo dal Centre Pompidou di Parigi.
Ma il punto focale di questa grande celebrazione sarà la monumentale scultura in bronzo di Louise Bourgeois, Maman (1999), un ragno di ben 10 metri di altezza. Questo lavoro iconico, che aveva battezzato con la sua conturbante presenza l'apertura della Tate Modern nel 2000, allora diretta da Nicholas Serota, tornerà ad essere installato nella Turbine Hall dopo 25 anni.
Louise Bourgeois, veduta dell'installazione Maman, 1999, nella Turbine Hall alla Tate Modern, 2000. Foto di Tate Photography. Courtesy Tate Modern.
Dalle pagine del suo blog, Waldemar Januszczak, popolare critico d'arte del The Sunday Times, ricorda di aver partecipato al giorno dell'inaugurazione della Tate Modern. In qualità di responsabile per l'arte a Channel 4, era stato incaricato all'epoca di produrre una serie di documentari sul progetto di riconversione degli spazi originali che aveva preceduto l'apertura ufficiale al pubblico: “L'inaugurazione ufficiale del museo, nel maggio 2000, è stata presieduta dalla Regina. C'ero anch'io, ma la nostra monarca sembrava così minuscola mentre si aggirava lungo l'imponente Turbine Hall della Tate Modern che avrebbe potuto essere una formica su un campo da calcio. Un ragno metallico gigante, creato da Louise Bourgeois e adagiato in tutta la sua mole sulla piattaforma centrale, ha aggiunto un peso emotivo memorabile all'evento. La Regina era minuscola, mentre il ragno era enorme. Sembrava un cambio degli dei”.
Il weekend dal 9 al 12 maggio segnerà inoltre l'apertura di due nuove mostre gratuite, ognuna delle quali metterà in evidenza alcune risposte artistiche contemporanee a questioni sociali urgenti. "A Year in Art: 2050" indagherà le visioni degli artisti sul futuro, con opere che vanno dalla scultura futurista di Umberto Boccioni, Forme Uniche della Continuità nello Spazio, all'animazione generata al computer di Ayoung Kim.
“Gathering Ground" presenterà invece una selezione di opere d'arte contemporanea internazionale che riflettono un impegno profondo con la terra e la comunità.
Riconosciuta come l'edificio architettonico più significativo dell'anno 2000, la Tate Modern ha esemplificato in modo eccellente la trasformazione da spazio industriale a istituzione culturale, un modello che continua a essere adottato in tutto il mondo.
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