Negli ultimi decenni ci sono stati progressi significativi per quanto riguarda la visibilità e il riconoscimento degli artisti di colore all'interno del sistema dell'arte.
Gli artisti neri americani così come i loro colleghi dalla diaspora africana hanno dato un contributo significativo alla scena artistica statunitense e internazionale.
In una recente conversazione con Corinne Erni del Parrish Museum, Sam Pollard, regista e produttore del bel documentario Black Art: In the Absence of Light, ha ricordato come questo riconoscimento sia stato reso possibile negli Stati Uniti soprattutto grazie agli sforzi di personalità eccezionali come lo storico dell'arte David Driskell (1931-2020), curatore della storica mostra "Two Centuries of Black American Art" al LACMA nel 1976, e l'infaticabile Thelma Golden, direttrice e curatrice capo dello Studio Museum di Harlem.
Entrambi hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere la diversità all'interno di musei, gallerie e mercato dell’arte e nel contribuire al riconoscimento di cosa significasse essere artista di colore sulla scena americana in un contesto socio-culturale in cui, fino alla fine degli anni Novanta, difficilmente veniva data possibilità agli esponenti della comunità black di esporre il proprio lavoro in gallerie e istituzioni.
Fondamentale in questa direzione è stato anche il contributo di collezionisti privati e mecenati che investendo nell’arte afro-americana hanno dato visibilità agli artisti di colore e combattuto per una sempre maggiore quota di acquisizioni da parte dei musei.
Tra questi figurano Kasseem Dean (alias Swizz Beatz) e sua moglie Alicia Keys, celebre coppia di musicisti, cantautori e produttori newyorchesi, la cui collezione privata - The Dean Collection, nata nel 2014 - viene esposta al Brooklyn Museum da oggi 10 febbraio sino al 7 luglio 2024.
La mostra Giants: Art from the Dean Collection of Swizz Beatz and Alicia Keys presenta una selezione di 98 opere di artisti neri americani e africani tra cui Arthur Jafa (con la monumentale Big Wheel I), Jordan Casteel (con il ritratto di Fallou Wadje, stilista di Harlem di origine senegalese), Amy Sherald, Kehinde Wiley, Derrick Adams, Nick Cave (il cui lavoro nella Dean Collection include un'iconica Soundsuit), Tschabalala Self e Lynette Yiadom-Boakye.
Toyin Ojih Odutola (nata a Ife, Nigeria, 1985). Paris Apartment, 2016-2017. Carboncino, pastello, matita su carta, 150,8 × 106,7 cm. The Dean Collection, per gentile concessione di Swizz Beatz e Alicia Keys. © Toyin Ojih Odutola. Per gentile concessione dell'artista e della Jack Shainman Gallery, New York. (Foto: Joshua White / JWPictures.com)
Lynette Yiadom-Boakye (British, born Ghana, 1977), An Assistance of Amber, 2017. Olio su lino, 130.1 × 200 cm. The Dean Collection, per gentile concessione di Swizz Beatz e Alicia Keys. © Lynette Yiadom-Boakye. Courtesy l'artista, Jack Shainman Gallery, New York e Corvi-Mora, Londra
Per l’occasione, una significativa donazione di opere dalla Dean Collection entrerà a far parte della collezione permanente del Brooklyn Museum.
La direttrice del Museo, Anne Pasternak, sottolinea che "attraverso il loro collezionismo e le loro collaborazioni artistiche e musicali, Swizz Beatz e Alicia Keys sono stati tra i più accaniti sostenitori della scena creativa di colore. Nel corso di questo processo, hanno creato una delle più importanti collezioni di arte contemporanea".
Ricorda Swizz Beatz: "La collezione è nata non solo perché siamo amanti dell'arte, ma anche perché non ci sono abbastanza persone di colore che collezionano artisti di colore".
Swizz Beatz ha iniziato a collezionare arte moderna e contemporanea internazionale alla fine degli anni Novanta, studiando le opere d'arte e il mercato e visitando con continuità le gallerie private, anche quando non veniva preso sul serio o non si sentiva ben accetto. Tuttavia, il vero punto di svolta è arrivato quando si è reso conto che avrebbe potuto avere un impatto più significativo sulla sua comunità acquistando e sostenendo solo l’arte afro-americana.
La mostra al Brooklyn Museum celebra la Blackness e incoraggia ulteriore dibattito affrontando tematiche quali il pregiudizio, i diritti civili, l'auto-determinazione. Inoltre, viene reso omaggio a figure come Gordon Parks (i Dean detengono la più grande collezione di fotografie di Gordon Parks), Jean-Michel Basquiat, Barkley L. Hendricks ed Ernie Barnes, che con il loro lavoro pionieristico e innovativo hanno costruito la strada per le future generazioni di artisti.
Veduta dell'installazione, Giants: Art from the Dean Collection of Swizz Beatz e Alicia Keys, 10 febbraio 2024 - 7 luglio 2024. (Foto: Danny Perez)
Veduta dell'installazione, Giants: Art from the Dean Collection of Swizz Beatz e Alicia Keys, 10 febbraio 2024 - 7 luglio 2024. (Foto: Paula Abreu Pita)
Veduta dell'installazione, Giants: Art from the Dean Collection of Swizz Beatz e Alicia Keys, 10 febbraio 2024 - 7 luglio 2024. (Foto: Paula Abreu Pita)
Veduta dell'installazione, Giants: Art from the Dean Collection of Swizz Beatz e Alicia Keys, 10 febbraio 2024 - 7 luglio 2024. (Foto: Paula Abreu Pita)
Odili Donald Odita (nato a Enugu, Nigeria, 1966). Place, 2018. Acrilico su tela, 213,4 × 279,7 × 4,1 cm. The Dean Collection, per gentile concessione di Swizz Beatz e Alicia Keys.
© Odili Donald Odita. Courtesy l'artista e Jack Shainman Gallery, New York. (Foto: Glenn Steigelman)
Gordon Parks. Eldridge Cleaver and His Wife, Kathleen, Algeri, Algeria, 1970. Stampa fotografica, 96,5 × 78,1 × 3,8 cm. The Dean Collection, per gentile concessione di Swizz Beatz e Alicia Keys. © The Gordon Parks Foundation.
Comments